Teoria HSAB

La teoria HSAB (acronimo inglese di hard and soft acids and bases, ovvero acidi e basi duri e molli), nota anche come "concetto di acido e base secondo Pearson" e proposta da Ralph Pearson nel 1968[1][2][3], è ampiamente usata in chimica per spiegare la stabilità di composti chimici, reazioni chimiche ecc.

Il suo intento è classificare come "duro" o "molle", "acido" o "base" le diverse specie chimiche coinvolte in un equilibrio. Per completezza, è bene ricordare che non vi è un'esatta traduzione in italiano dei termini hard e soft, tuttavia quella più comunemente adoperata traduce con "duro" e "molle" oppure "morbido" o "soffice" o ancora "forte" o "debole", meno usati per non confondere le idee con precedenti definizioni.

Possiamo interpretare la teoria di Pearson come un'estensione della teoria di Lewis, la quale prevedeva reazioni acido-base del genere:

Nella realtà di tutti i giorni, come affermava Pearson, le reazioni avvengono tutte (o quasi) nel solvente. Da questa idea, parte per rendere tutte le reazioni acido-base, delle sostituzioni del genere:

dove siano e il solvente stesso, e rispettivamente un generico acido e una generica base.

Questa teoria è adoperata in contesti in cui prevale l'ambito qualitativo, piuttosto che quello quantitativo, ovvero fornisce un'ulteriore descrizione che aiuta a comprendere meglio i fattori predominanti che determinano certe proprietà o reattività delle molecole. La teoria HSAB si è fatta largo nella chimica dei metalli di transizione, con i quali sono stati condotti numerosi esperimenti al fine di determinare l'ordinamento relativo dei ligandi e la classificazione degli ioni di tali metalli in termini di durezza e morbidezza. Recentemente è stato dimostrato che persino la sensibilità e le prestazioni dei materiali esplosivi possono essere spiegate sulla base della teoria HSAB.[4][5]

Esempio

Gli ioni delle terre rare Ln3+ sono acidi duri, con una marcata affinità per basi dure che leghino attraverso l'ossigeno. L'acqua risponde perfettamente al requisito e questo rende conto della difficile lavorabilità in soluzione acquosa di questi ioni.

Il principio di Pearson è di tipo qualitativo, basato su osservazioni empiriche. Ad ogni modo, possiamo quantificare questo concetto sulla teoria di Klopman-Salem degli orbitali molecolari di frontiera, la quale spiega l'intensità e la stabilità di un legame fra varie specie chimiche studiando i loro HOMO e LUMO, termini mutuati dalla teoria dell'orbitale molecolare e che sono acronimi inglesi che stanno per lowest unoccupied molecular orbital (orbitale molecolare vuoto più basso) e highest occupied molecular orbital (orbitale molecolare pieno a più alta energia).[6]

  1. ^ (EN) Pearson, Ralph G., Hard and Soft Acids and Bases, in Journal of the American Chemical Society, vol. 85, n. 22, 1963, pp. 3533–3539, DOI:10.1021/ja00905a001.
  2. ^ (EN) Pearson, Ralph G., Hard and soft acids and bases, HSAB, part 1: Fundamental principles, in Journal of Chemical Education, vol. 1968, n. 45, 1968, pp. 581–586, Bibcode:1968JChEd..45..581P, DOI:10.1021/ed045p581.
  3. ^ (EN) Pearson, Ralph G., Hard and soft acids and bases, HSAB, part II: Underlying theories, in Journal of Chemical Education, vol. 1968, n. 45, 1968, pp. 643–648, Bibcode:1968JChEd..45..643P, DOI:10.1021/ed045p643.
  4. ^ (EN) Jolly, W.L., Modern Inorganic Chemistry, New York, McGraw-Hill, 1984, ISBN 0-07-032760-2.
  5. ^ [1] Archiviato il 30 maggio 2012 in Archive.is. E.-C. Koch, Acid-Base Interactions in Energetic Materials: I. The Hard and Soft Acids and Bases (HSAB) Principle-Insights to Reactivity and Sensitivity of Energetic Materials, Prop.,Expl.,Pyrotech. 30 2005, 5
  6. ^ G. Wulfsberg, Capitolo 8: Il principio acido-base "Hard" e "Soft" (HSAB) e le sue applicazioni, in La moderna chimica inorganica: previsioni e reattività, Edizioni Sorbona, 1993.

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